Imprevisti che meritano una deviazione
Roppongi ➽ Umegaoka ➽ Gōtokuji
secondo giorno, facciamo una deviazione
Buongiorno, riposato bene? Oggi vorrei fare una deviazione sul programma visto che è scesa un po’ di neve ed il tempo ne promette ancora.
Nota: A Tokyo la neve cade una volta all’anno ed in media a marzo, ne cadono pochi centimetri ma i disagi possono essere molti: ritardi anche pesanti dei treni1, incidenti auto … il solito insomma … ma gli aspetti positivi non mancano ad esempio una bella fotto sotto la neve.
Ma prima andiamo a fare colazione.
Nota: Quando possibile evitiamo le colazioni in albergo, sono costose e di qualità scadente spesso anche nei 4 stelle. La colazione è d’obbligo nei ryokan e se si soggiorna in un tempio dove ovviamente viene servita una colazione in stile giapponese2 Ci sono molte catene3 in cui mangiare al mattino: doutor4, caffè veloce, excelsior cafe, vie de france5, shin shin do6 oppure perché non provare qualcosa di giapponese com ochazuke7 o una zuppa da soup stock tokyo8?
Sto divagando come al solito, dicevamo di andare a fare colazione in un posto comodo e vicino, la scelta non manca, così posso illustrarti il programma della giornata. Intanto ti chiedo se hai guardato la tv e se ti è capitato di vedere un
programma meteo: interessante non è vero? non solo temperature, pioggia sole o nuvolo o pressione atmosferica ma anche quando i panni stesi si asciugano, se sta arrivando dalla Cina una perturbazione che porta il pm 2.5, in questa stagione a che punto si trova la fioritura dei prugni ma in seguito la fioritura dei ciliegi o in autunno il procedere dell’ingiallimento delle foglie … insomma, particolare non credi?
Comunque oggi vorrei portarti prima al Roppongi Hills9 nel quartiere di Roppongi. È gli stranieri che vivono in Giappone vanno in cerca di facili avventure nei bar o nei night club che affollano l’area, ma al Ropponghi Hills fino al 24 di marzo c’è la più importante mostra su Hokusai degli ultimi anni a Tokyo con opere provenienti anche dall’estero o mai mostrate prima. È imperdibile ed è meglio vederla oggi perché questa sera in tv ci sarà uno speciale sulla mostra e ciò comporta che da domani la fila sarà chilometrica10.
ukiyo-e: i musei principali che espongono permanentemente opere ukiyo-e sono il museo Ota11 ad Harajuku, di cui ti ho già scritto la volta scorsa e il museo Ukiyo-e12 a Matsumoto a circa 220 min. di treno da Tokyo.
Nota: Le ultime due opere esposte proprio vicino all’uscita sono state dipinte all’età di 89 anni e sono eccezionali: «Tigre sotto la pioggia» e «Drago fra le nuvole»13.
Ok, mettiamoci le mascherine e andiamo!
Mascherine: servono se si va nei luoghi affollati ci proteggono dall’influenza e se invece ce l’hai riduci la possibilità di contagiare gli altri. In inverno, oltre alle mascherine, i giapponesi consigliano al rientro a casa di lavarsi accuratamente le mani e fare gargarismi con prodotti adatti.
Prendiamo la metro via Kasumigaseki, impieghiamo un po’ più di tempo [7-8 min.] ma ne vale la pena perché arriviamo dentro al grattacielo senza dover uscire. Per la visita alla mostra occorrono fra le due e tre ore ma consiglio anche di visitare alcuni negozi del grattacielo ad esempio nano nano14, ma ve ne sono molti altri e tutti di tendenza. Possiamo pranzare al piano interrato [B1] della torre nord, cibo etnico15 o giapponese ad un prezzo accettabile e di buona qualità.
Dopo pranzo, come seconda tappa, vorrei portarti a Umegaoka16 perché oggi si inaugura a Tokyo la Ume Matsuri17 come ha comunicato18 il programma meteo. Alla festa di Umegaoka potrai assaggiare i più buoni umedaifuku che io abbia mai mangiato.
Nota: Gli umedaifuku sono uno dei tantissimi wagashi o dolce giapponese. Parlerò ancora dei dolci giapponesi perché è una esperienza che va fatta e al massimo livello.
E poi andiamo a visitare il primo tempio buddista di questo viaggio. Si trova qui vicino, nella cittadina di Gōtokuji che ha preso il nome dal tempio19. Il tempio è dedicato al maneki neko. Più che dire che il simpatico gattino si crede porti fortuna non aggiungo perché le leggende sulla nascita di questo mito abbondano ma una statua di questo gattino era presente in tutte le attività economiche giapponesi fino a non molto tempo fa.
Direi di terminare la giornata a Shinjuku in un izakaya20 così possiamo fare due chiacchiere e se c’è tempo per strada possiamo fermarci a visitare il museo dei samurai21.
Ro
ma non della metropolitana per questo il cambio di programma ⤴
no tè, no caffè, no pane ecc… inutile chiedere! ⤴
di bar? caffetterie?
non so come definirle in italiano, diciamo «la versione giapponese di un bar» la quale è andata a sostituire i «coffee shop» tipici del paese fino a non molti anni fa.
Ricordo «café la mille» che ora non credo esista più!
Un caffè lo pagai 1.000 yen = 10.000 lire … mi venne un colpo! ma questa è storia passata! ⤴doutor
la prima delle catene che sono seguite.
Mi ricordo quando sono apparsi i primi negozi. La novità era il caffè espresso. ⤴uno dei miei preferiti ⤴
shin shin do assolutamente in numero uno!
Ma non c’è a Tokyo solo a Kyoto ne riparlerò ⤴non scherzo! ⤴
quest’ultimo arriva da Parigi ed è alla stessa altezza dei draghi disegnati da Kanō Tanyu ⤴
vietnamita, coreano, ecc… ⤴
e qui si incontrano solo giapponesi, i turisti non sono ancora arrivati ⤴
matsuri sta per festa e ume sta per prugno ma qui sta per fioritura degli alberi di prugno ⤴
anche se non hai capito ⤴
