A Zamami (座間味) a caccia [fotografica] di balene.
dalla fine di Dic all’inizio di Apr
Itinerario: ➽ Zamami (via Naha)
Nell’arcipelago di Kerama a ovest di Naha, capoluogo della prefettura di Okinawa, le balene si possono incontrare dalla fine di dicembre all’inizio di marzo1. Non c’è la garanzia di incontrarle né che il meteo permetta alle piccole barche di uscire dal porto ma nell’isola di Zamami dove mi sono fermato si sono ben organizzati: hanno piazzato osservatori in punti strategici e in caso di avvistamenti le barche in porto escono e cercano di avvicinarsi il più possibile senza disturbare troppo.
Si fanno solo due uscite giornaliere, una al mattino ed una il pomeriggio. Io sono salito sulla barca del sig. Miyaghi Kiyoshi [宮城 清]2 perché:
- le recensioni sul suo blog sono molto buone
- il sig. Kiyoshi è un fotografo e sulla sua barca ci sono spesso fotografi professionisti3
- la barca é piccola così non devi farti largo
inoltre, ma questa è una considerazione a posteriori, il sig. Kiyoshi è una persona simpatica.
Alla seconda uscita, col mare molto mosso4, le balene hanno fatto vedere cose che nemmeno la sua assistente, che lavora con lui da tre anni, aveva mai visto, così mi sento molto, molto fortunato.
Il doppio salto e la danza delle code non le dimenticherò mai più!
Ci ritornerò, a Zamami, ma per la prossima caccia [fotografica] vorrei andare nell’arcipelago di Ogasawara5. Perché qui? Perché ci si può andare solo in traghetto6. Un giorno e mezzo di viaggio e parte solo una volta a settimana. In pratica fuori dal mondo con una natura unica. Perché? Perché:
L’ oceano e le balene ci riportano nel mondo nel modo corretto.
La giusta dimensione!
e … peccato non aver imparato a portare la barca a vela o il catamarano, quelli piccoli però, per sentirsi liberi come il vento!
A Zamami si possono osservare le megattere7 del tipo «Novaeangliae». Possono raggiungere dimensioni che vanno dai 12 ai 16 metri e sono capaci di compiere delle acrobazie, come il «breaching», il «lobtailing» e il «flipperslapping». Vivono in quasi tutti i mari e gli oceani del mondo e compiono delle lunghe migrazioni per spostarsi dalla zona in cui si cibano, nelle regioni polari, a quelle in cui si accoppiano e partoriscono, nelle acque subtropicali o tropicali. Le megattere che si trovano a Zamami si dividono in due gruppi per raggiungere la zona polare di fronte alla penisola della Kamchatka. Un gruppo si dirige a nord attraverso il mar del Giappone mentre l’altro prende la via dell’oceano Pacifico.
RoIsola di Zamami
periodo migliore ⤴
anche quando sono uscito io ce n’erano un paio ⤴
… mi sono sentito come il Capitano Achab ⤴
… ne ho scritto in un’altro post perché amministrativamente fa parte della città metropolitana di Tokyo ⤴
non c’è ancora un aeroporto … e io spero non lo costruiscano mai! ⤴
Il nome megattera, dal greco megaptera, fa riferimento alle grandi pinne pettorali ⤴