Dove trovarlo e come usarlo
Ma che cos’è il «Goshuincho»?
Letteralmente è «l’onorevole libro dei timbri/sigilli» ed è usato dai pellegrini o dai visitarori dei templi o dei santuari. Il libro, a forma di paravento, viene consegnato al custode del luogo sacro il quale in cambio di una modesta commissione vi stamperà il nome del luogo con la data del giorno a prova dell’avvenuto pellegrinaggio. Un goshuincho completato, in particolare uno che è stato vistato in specifici templi o santuari, dovrebbe, presumibilmente, conferire al possessore un qualce tipo di appagamento spirituale. È altrettanto vero che questa pratica, in questi giorni, riguarda certamente meno la soddisfazione spirituale che si può ottenere nel completare il libro e più il viaggio in sè.
Questi libretti si possono trovare nella maggior parte dei templi o santuari ed alcuni hanno stampigliato il marchio esclusivo del luogo di culto dove lo si è acquistato ma anche questi, normalmente, non costano più di 1500 yen.
Ultimamente, a seguito del boom della raccolta degli stampi, i goshuincho si possono trovare anche nei negozi di cartoleria o di souvenir ma, per cortesia, acquistate solo quelli venduti nei luoghi di culto perchè diversamente potrebbero essere differenti e venire rifiutati dai custodi responsabili dei sigilli.
Anatomia dello stampo
Il disegno degli stampi differisce da tempio a tempio e da santuario a santuario inoltre, poichè vi sono parti scritte a pennello, la bellezza degli stampi varia anche al variare dell’abilità ed allo stile del calligrafo. Vi sono tuttavia somiglianze su tutta la linea, vediamo insieme quali:
- La data della visita: in questo caso 28° anno dell’era Heisei settembre 101 o secondo il nostro calendario 09 settembre 2016.
- Il nome del tempio o del santuario.
- 奉拝 [houhai] che significa «colui che prega».
- Timbro col nome del tempio o santuario
- Un secondo timbro col nome del luogo di culto - può esserci come non esserci e alcune volte possono esservene diveri in numero e varietà. In genere però il significato di questo timbro mi è ancora oscuro.
Se questo è il modello di base aspettiamoci però tante eccezioni quanti sono i templi e i santuari e questo fa parte del bello del collezionarli così come l’abilità e lo stile calligrafico impiegati.
Come usare il «Goshuincho»
Arrivati al tempio, doniamo una piccola moneta gettandola nel «Saisenbako»2 e preghiamo. Innanzitutto perché il goshuincho è essenzialmente una prova di pellegrinaggio al luogo religioso ed è considerato, al meglio, inopportuno, al peggio, sacrilego, non portare rispetto al luogo di culto e recarvisi solo per il souvenir inoltre ricordatevi di rispettare le regole generali di corretto comportamento quando entrate nell’ansito di un sito religioso.
Dopo aver portato rispetto al tempio consegnamo in goshuincho al banco accettazione insieme al compenso richiesto, generalmente 300 yen3, ritorneremo a ritirare il libretto dopo avere visitato il tempio.
Non vi è una regola che dica che non si possono mescolare stampi di templi e santuari.
Suggerimenti
- Se abbiamo dimenticato di portare con noi il goshuincho, possiamo dirlo al custode e ci farà lo stampo su un foglietto apposito che potremo incollare al libretto. Ma non chiedete di farlo su un quaderno o su vostri fogli di carta.
- Non tutti i santuari ma anche alcuni templi non offrono il servizio, in questo caso non c’è nulla da fare!